L’Intelligenza Artificiale nella Formazione sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro: Nuovi Orizzonti

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Premessa

Ho accettato con piacere la proposta di scrivere questo articolo dedicato all’integrazione dell’Intelligenza Artificiale (IA) nella formazione alla sicurezza sul lavoro, poiché credo si tratti di un’evoluzione innovativa nel campo della prevenzione degli incidenti e della protezione dei lavoratori. In un mondo in cui la tecnologia continua a ridefinire il modo in cui lavoriamo, è essenziale esplorare come l’IA possa arricchire e migliorare anche  il processo di formazione per garantire un ambiente lavorativo più sicuro e protetto.

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Vision Zero e la Norma ISO 45001: il cambiamento degli interlocutori. Oggi la sicurezza si spiega ai manager.

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Nel corso del congresso Mondiale della Sicurezza sul Lavoro, svoltosi a Singapore nel settembre del 2017, ISSA ha lanciato il programma Vision Zero, proponendolo come slogan del Congresso e rafforzando cosi le ragioni e la realizzabilità dell’obiettivo di un possibile mondo del lavoro senza incidenti e malattie professionali.

Perché la campagna Vision Zero e come si può concretamente realizzare? La risposta è articolata e si sviluppa attraverso alcuni passaggi.

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La sicurezza stradale, un diritto per tutti: lavoratori e utenti

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di Francesco Naviglio[1]

La guida è l’attività lavorativa più pericolosa: è questo un dato ormai assodato e ricorrente.

I lavoratori che utilizzano un mezzo di trasporto per la loro attività o per andare e tornare dal lavoro sono la quasi totalità; le aziende che sono consapevoli di ciò e adottano adeguate misure di prevenzione sono tuttavia una minoranza.

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Infortuni sul lavoro e morti bianche: numeri in crescita per lavoratori extracomunitari

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La grande mole di dati forniti dall’Inail con la Relazione annuale 2018 uno mi colpisce particolarmente, quello relativo agli infortuni sul lavoro dei lavoratori extracomunitari. 80.000 sono le denunce ricevute dall’Istituto relative a infortuni di lavoratori nati in paesi extra Unione Europea. L’incremento rispetto al 2017 è quasi dell’8% e nell’ultimo quadriennio si è verificato un aumento di oltre 10.000 unità!

Le Tecnologie Infomatiche a supporto della diffusione della cultura della sicurezza sul lavoro

 di Francesco Naviglio[1]

  1. 1.      Premessa

L’accordo Stato Regione del 21 dicembre 2011 ha ampliato, anche in numero sostanziale, il numero dei soggetti da sottoporre a processi di formazione obbligatoria e il monte ore dei corsi di formazione che devono essere frequentati dagli stessi. Il numero di ore previste si differenzia secondo il tipo di rischio a cui i lavoratori sono esposti.

Tale previsione comporta la necessità, per tutte le aziende italiane, di prevedere un programma formativo adeguato a corrispondere alle prescrizioni dettate dalla legge ma, per alcune, crea delle criticità organizzative derivanti dal numero dei dipendenti da sottoporre a formazione e dalla loro dislocazione sul territorio nazionale che, a volte, si estende anche all’estero. Continua a leggere