Come rendere efficace un Sistema di Gestione? La Formazione come leva strategica

“Il solo vantaggio competitivo che un’organizzazione ha rispetto alla concorrenza è la capacità di apprendere più velocemente degli altri.”

Peter Senge

Articolo apparso su Rivista Qualità – 03 2020

Riferendosi ai sistemi di gestione spesso ci si interroga sulla loro capacità di realizzare una reale efficienza della gestione aziendale, della produzione e dell’immagine nei confronti degli stakeholders.

Si discute, ad esempio, della capacità di mantenere con continuità i propri impegni in un’ottica di miglioramento costante delle prestazioni e di soddisfare le richieste di terzi, clienti, fornitori, organismi di controllo, ecc.).

Uno dei fattori maggiormente critici nella implementazione dei sistemi di gestione è l’aspetto della formazione come leva strategica per il mantenimento e lmiglioramento continuo del sistema stesso.

Esistono diversi sistemi di gestione (qualità, ambiente, salute e sicurezza dei lavoratori, energia, responsabilità sociale, ecc.) e a ciascuno di questi si applica una specifica norma internazionale che definisce i principi e le regole ai quali il SG deve rispondere. Mi soffermerò su aspetti generali delle norme ISO e, in particolare, sulla norma UNI ISO 45001:2018.

Nel tempo ci si è resi conto che il successo di una azienda è strettamente connesso con il suo livello di sicurezza e salubrità del lavoro che influenza, oltre che l’efficienza e la redditività, anche l’immagine e il rischio reputazionale.

Gli obiettivi, le opportunità e i benefici di un sistema di gestione della salute e sicurezza secondo UNI ISO 45001:2018, in particolare, sono:

  • migliorare il proprio modo di operare in termini di gestione più efficace dei rischi;
  • realizzare, mantenere e migliorare continuamente le prestazioni in materia di salute e sicurezza dei lavoratori;
  • mantenere e garantire la conformità legislativa;
  • consentire all’azienda di esimersi dalla responsabilità amministrativa per i reati previsti dal D.Lgs. 231/2001 e s.m.i. relativi alla violazione delle norme antinfortunistiche, alla tutela dell’igiene e della salute dei lavoratori e dell’ambiente;
  • Assicurare che ogni lavoratore, attraverso l’uso di procedure e istruzioni di lavoro, possa comprendere il proprio ruolo e contribuire al raggiungimento degli obiettivi definiti dalla Politica della sicurezza dell’azienda;
  • Permettere il miglioramento dei processi e dei servizi allo scopo di prevenire errori e non conformità in tutte quelle attività aziendali i cui risultati potrebbero avere riflessi sulla qualità del prodotto o del servizio dell’azienda, nonché la minimizzazione dell’impatto sulla salute e sicurezza dei lavoratori e sull’ambiente;
  • Tenere sotto controllo le eventuali fonti di rischio legate all’attività al fine di ridurre al minimo la probabilità di pericolo per gli addetti ai lavori e per le altre parti interessate;
  • Prevenire il rischio di incidenti ambientali e ridurre al minimo la probabilità di infortuni, al fine di una quanto più ampia tutela del patrimonio, sia materiale che reputazionale;
  • Perseguire ed assicurare la conformità e la coerenza con gli impegni stabiliti nella Politica della Sicurezza dell’azienda;
  • Soddisfare le esigenze degli Stakeholder (investitori, clienti, ecc).

La norma UNI ISO 45001:2018 ha approfondito, in linea con le altre normative ISO basate sulla HLS (Hight Level Structure), i temi del coinvolgimento del management e della sua leadership unitamente a quello dei lavoratori che devono essere “informati” “formati”, “consapevoli” delle strategie dell’azienda e dei rischi e pericoli connessi alle attività produttive.

Entrando nel merito delle nuove norme ISO, in primo luogo si deve osservare come la struttura concettuale sia identica in tutte le norme pubblicate negli ultimi anni. Ciò consente di poter pervenire ad un sistema integrato in cui i vari aspetti dei sistemi di gestione siano coerenti per tutti i punti delle singole norme e possano quindi essere trattati con le medesime modalità. In particolare questa uniformità consentirà di poter condurre audit unificati con evidenti vantaggi di tempi e costi.

La HLS (Hight Level Structure) delle nuove norme ISO, in particolare, permette di uniformare gli approcci relativi all’alta direzione delle aziende e al coinvolgimento dei lavoratori nelle scelte aziendali.

Ai punti 5.1 e 5.4 delle norme ISO viene sottolineato che l’alta direzione delle aziende certificate dimostrino tra l’altro la necessità che “…comprenda l’impegno per la consultazione e la partecipazione dei lavoratori e, ove istituiti, dei rappresentanti dei lavoratori…” e che “…L’organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere uno o più processi per la consultazione e la partecipazione dei lavoratori a tutti i livelli e funzioni applicabili e, ove istituiti, dei rappresentanti dei lavoratori, nello sviluppo, pianificazione, attuazione, valutazione delle prestazioni e delle azioni per il miglioramento del sistema di gestione per la SSL…”

Nei punti norma 7 e seguenti si chiede alle organizzazioni di determinare e favorire l’utilizzo di una serie di strumenti quali:

  • Competenza per “…intraprendere azioni per acquisire e mantenere le necessarie competenze e valutare l’efficacia delle azioni intraprese…”;
  • Consapevolezza;
  • Comunicazione interna per “…assicurare che i suoi processi di comunicazione consentano ai lavoratori di contribuire al miglioramento continuo…” del sistema di gestione;

La novità introdotte con questi punti per tutte le più recenti norme ISO pone al centro dell’attenzione due esigenze: la necessità di avere una classe dirigente autorevole e dotata di leadership e dei lavoratori competenti e consapevoli al fine di essere in grado di collaborare nella gestione del sistema organizzativo.

Di conseguenza la norma si rivolge in particolare agli uffici Risorse Umane ed Organizzazione rappresentando l’esigenza di progettare ed erogare una adeguata formazione rivolta a tutti i livelli dell’organizzazione che possa soddisfare quanto richiesto dai sistemi di gestione.

Condizione essenziale affinché tale approccio formativo risulti efficace è il coinvolgimento del management che deve credere in questo metodo e diventarne sostenitore presso i collaboratori. Se lo stile manageriale non è volto alla partecipazione e alla collaborazione, le previsioni contenute nelle diverse norme ISO non riusciranno a trovare una efficace applicazione nelle pratiche lavorative quotidiane.

Sintetizzando, possiamo affermare che la formazione necessaria per assolvere a quanto previsto dai punti 7 e seguenti delle norme e per migliorare e aggiornare i processi lavorativi e gli aspetti della salute e sicurezza del lavoro, dovranno seguire un processo circolare così caratterizzato:

  • fase di condivisione con il management,
  • fase di contratto formativo con i lavoratori,
  • fase diagnostico-riflessiva per rilevare e analizzare le pratiche esistenti,
  • fase ideativa per definire i nuovi processi di lavoro,
  • fase produttiva-creativa per elaborare strumenti di lavoro,
  • fase riflessiva e valutativa per sintetizzare i risultati raggiunti e stabilire le modalità applicative.

Per avere un engagement di alto livello all’interno delle organizzazioni sarà necessario strutturare una strategia di comunicazione multicanale e coerente con i valori e gli obiettivi aziendali. I dipendenti dovranno essere partecipi del processo di cambiamento e sentirsi parte di un sistema di valori condivisi.

In un contesto globale in piena trasformazione come quello odierno, la formazione è sicuramente un elemento importante e discriminate affinché un’azienda rimanga competitiva sul mercato.

Di fondamentale importanza non è solo supportare il personale nell’acquisizione di nuove competenze attraverso percorsi formativi specifici e personalizzati, ma bensì creare un processo che accompagni la trasformazione aziendale, dove la formazione sia parte integrante di un piano strategico aziendale. La formazione deve viaggiare in modo integrato ed essere coerente e allineata con i piani di trasformazione dell’azienda stessa collegati, se certificata, ai diversi sistemi di gestione attuati. Essa non deve solo essere utile, ma deve soprattutto essere efficace nel processo di cambiamento.

Per questo, le aziende devono riflettere sempre di più su come integrare la formazione nell’ambito del percorso di cambiamento e crescita dell’azienda, e su come comunicare e coinvolgere le persone in questo processo di trasformazione.

Oggi gli impegni connessi alla gestione delle organizzazioni e il sempre minor tempo a disposizione non devono essere un alibi per non curare con attenzione l’implementazione delle competenze e della consapevolezza delle risorse umane. E’ importante far capire all’interno dell’azienda i vantaggi e i benefici che un piano formativo comporta per la crescita e lo sviluppo professionale.

Di particolare importanza sono proprio i piani della formazione intesi come fasi progettuale di un percorso in divenire. Predisporre un piano della formazione significa andare oltre la semplice erogazione di percorsi formativi, significa progettare il futuro, descrivere un progetto, investire in maniera strutturata sulle persone e predisporre per loro una crescita mirata e sviluppi di competenze specifiche e funzionali agli obiettivi aziendali.

Quanto detto fin qui appare ancora più importante e strategico per le aziende che scelgono di adottare un sistema di gestione conforme alla UNI ISO 45001:2018. Coinvolgere e sensibilizzare in modo efficace sia l’alta dirigenza che i lavoratori sull’esigenza di una formazione adeguata e del coinvolgimento di tutti nelle scelte e decisioni aziendali, in modo particolare per gli aspetti della sicurezza e salute dei lavoratori.

Quanto fin qui detto trova puntuale riscontro nelle previsioni del Decreto Legislativo n. 81 del 2008 dove l’organizzazione aziendale, i sistemi di gestione e la formazione trovano ampio spazio e vengono considerati elementi strategici per tutelare la salute e sicurezza del lavoro. Si osserva, tuttavia, che a distanza di oltre 12 anni la normativa in tema di salute e sicurezza del lavoro stenta a vedere la piena attuazione in modo efficace, mentre i sistemi di gestione, probabilmente in quanto volontari, sono applicati con maggiore attenzione.

Tuttavia, in un periodo caratterizzato da innumerevoli e nuovi rischi presenti nell’ambienti di vita e lavoro, è particolarmente importante rispettare norme di gestione della salute e sicurezza, siano esse obbligatorie o volontarie, al fine di garantire l’integrità psico-fisica di tutti i lavoratori, qualsiasi sia il livello di inquadramento e qualsiasi sia l’ambito lavorativo.