Capitalizzare la neurodiversità sul posto di lavoro: perché l’inclusione delle persone neurodiverse può migliorare l’innovazione e la produttività

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Negli ultimi anni, la neurodiversità sul lavoro è diventata un argomento di grande interesse. Con il termine “neurodiversità” ci riferiamo alla varietà naturale dei funzionamenti neurologici presenti nella popolazione umana. In altre parole, la neurodiversità è la diversità dei modi in cui il cervello umano funziona. Ciò include persone che hanno una vasta gamma di caratteristiche neurologiche, tra cui autismo, ADHD, dislessia, sindrome di Tourette, disturbi del movimento e altri tipi di differenze neurologiche.

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Giornata Mondiale della Salute Mentale: parliamo di benessere e lavoro

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di Francesco Naviglio[1]

Il  10 ottobre è la Giornata Mondiale della Salute Mentale durante la quale si deve affrontare  anche  il tema del  benessere nei luoghi di lavoro lavoro.

Secondo recenti ricerche meno di un lavoratore su dieci (9%) sta davvero bene sul posto di lavoro e solo uno su quattro ritiene che la propria azienda si occupi concretamente del suo benessere. Eppure ormai gran parte dei manager e dei lavoratori, oltre che dei consulenti e formatori, concordano che il benessere sul lavoro è un fattore determinante per la soddisfazione dei dipendenti e per il successo delle aziende.

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Formazione…dal CoronaVirus all’ “Anno che Verrà” – La tecnologia a supporto dell’aula

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Caro amico ti scrivo
Così mi distraggo un po’
E siccome sei molto lontano
Più forte ti scriverò

Da quando sei partito
C’è una grossa novità
L’anno vecchio è finito ormai
Ma qualcosa ancora qui non va”

L’Anno che verrà – Lucio Dalla[1]

Pubblicato su I Quaderni della Sicurezza, n.4 del 2020

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Nuovi Orizzonti dell’Intelligenza Artificiale e della Sicurezza sul Lavoro

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Pubblicato su “Quaderni della Sicurezza – settembre 2024 n. 3 Anno XV”

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (IA) ha compiuto progressi significativi, diventando una tecnologia chiave per migliorare la sicurezza sul lavoro. Questo articolo esplora come l’IA, con le sue capacità di monitoraggio in tempo reale, analisi predittiva e risposta rapida agli incidenti, stia trasformando le pratiche di sicurezza sul lavoro. Attraverso l’uso di sensori, dispositivi IoT, robotica e tecniche di machine learning, l’IA è in grado di prevenire incidenti, ottimizzare la risposta alle emergenze e offrire programmi di formazione personalizzati. Tuttavia, l’adozione di queste tecnologie comporta sfide etiche e organizzative, come la gestione della privacy e il rischio di bias negli algoritmi. L’articolo conclude che, se implementata responsabilmente, l’IA può significativamente migliorare le condizioni di lavoro e ridurre i rischi, aprendo la strada a ulteriori innovazioni nel campo della sicurezza.

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Protezione e Sicurezza della Salute dei Lavoratori: Verso una formazione attiva consapevole

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Pubblicato su Rivista degli Infortuni e delle Malattie Professionali  – Fascicolo 3-2008

FOCUS: Passare da una cultura passiva e meccanicistica della prevenzione, fatta  di regole, divieti, prescrizioni e sanzioni, ad una visione attiva comportamentale della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro che sia basata sulle sensazioni e la cultura del corpo e che aiuti i lavoratori a per­ capire la stessa organizzazione e il gruppo di lavoro come guscio di protezione di se stesso.

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Il Progetto ELearning INAIL – Un’esperienza per confrontarsi

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di Francesco Naviglio – Direttore Vicario Servizi Informativi e Telecomunicazioni INAIL
e Gianna Ruzzon – Responsabile Formazione Informatica INAIL

Nell’ambito delle iniziative eLearning promosse nella P.A. si colloca il progetto realizzato in INAIL nel 2005 e che viene qui presentato. L’analisi dei risultati conseguiti può essere un utile confronto con altre esperienze simili effettuate nel settore della formazione per i dipendenti pubblici e anche un’ulteriore spinta a riflettere sulle criticità ed equivoci ancora presenti  nella diffusione di questa nuova modalità formativa.

Il progetto ha vinto il Premio Basile 2005 promosso da AIF – La formazione nella P.A. –  per la sezione Progetti  Formativi

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Descolarizzare la società

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di Francesco Naviglio

Pubblicato sul n. 28 della Rivista di Sociologia – 1974

Hartmut von Hentig, scrivendo la prefazione del libro di Ivan Illich, Descolarizzare la società, dice testualmente:

“Nel movimento per la riforma dell’istruzione, che ha finito col trascinare anche i vecchi oppositori, questo libro avrà l’effetto di una bomba. Esso stabilirà tra conservatori e riformatori un’alleanza che né gli uni né gli altri si sarebbero mai sognata. Vi scopriranno gli obiettivi che entrambi intendono raggiungere, sia pure usando mezzi diversi: la scuola come autogoverno della società sotto il pubblico controllo. Infatti, è la scuola che garantisce la continuità delle istituzioni, degli ordinamenti e delle idee di cui tutti noi viviamo. Essa rende la vita prevedibile almeno in parte, libera gli individui da un peso che da un pezzo non intendono più portare: la responsabilità di ciò che sono”.

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L’evoluzione del ruolo dell’HSE Manager nella gestione aziendale moderna

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Articolo pubblicato su Rivista Qualità, n° 3 – 2024

Negli ultimi decenni, il ruolo dell’HSE (Health, Safety, and Environment) Manager è evoluto da un ruolo che si concentrava sulla risposta agli incidenti e sulla conformità normativa. Con l’aumento della complessità normativa e la maggiore consapevolezza dei rischi e delle pratiche non sostenibili, il ruolo si è trasformato.

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Opportunità e sfide della formazione online

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EUROSTAT sulla formazione online

Come sottolineato da EUROSTAT in un articolo apparso sul suo sito lo scorso 24 gennaio, il 2023 ha segnato un punto di svolta significativo per l’istruzione online nell’Unione Europea, testimoniando un incremento notevole nell’adozione di questa modalità educativa.

Come riportato nell’articolo “…nel 2023 il 30% degli utenti Internet dell’UE di età compresa tra 16 e 74 anni ha dichiarato di aver seguito un corso online o di aver utilizzato materiale didattico online nei tre mesi precedenti l’indagine. Si tratta di un aumento di 2 punti percentuali (pp) rispetto al 2022 (28%)”.La pandemia del 2020 ha accelerato una trasformazione digitale che ha investito tutti i settori, istruzione inclusa, portando a cambiamenti nelle metodologie di apprendimento.

Articolo pubblicato su Punto Sicuro del 22 02 2024

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Il Rinascimento delle competenze come mezzo per far interagire soft skills e hard skills nella gestione della sicurezza del lavoro

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di Francesco Naviglio[1]

Dal 9 maggio 2023 è stato indetto dalla Unione Europea l’Anno europeo delle competenze. L’iniziativa ha l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni europee, Stati membri, parti sociali, imprese e lavoratori dell’Unione a investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze per superare la carenza di manodopera e responsabilizzare gli individui a partecipare attivamente alle transizioni in corso del mercato del lavoro attraverso la formazione continua.

Pubblicato su Punto Sicuro il 19 dicembre 2023

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L’Intelligenza Artificiale nella Formazione sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro: Nuovi Orizzonti

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Premessa

Ho accettato con piacere la proposta di scrivere questo articolo dedicato all’integrazione dell’Intelligenza Artificiale (IA) nella formazione alla sicurezza sul lavoro, poiché credo si tratti di un’evoluzione innovativa nel campo della prevenzione degli incidenti e della protezione dei lavoratori. In un mondo in cui la tecnologia continua a ridefinire il modo in cui lavoriamo, è essenziale esplorare come l’IA possa arricchire e migliorare anche  il processo di formazione per garantire un ambiente lavorativo più sicuro e protetto.

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Modelli organizzativi e sistemi di gestione della salute e sicurezza dei lavoratori alla luce degli articoli 30 e 51 del D. lgs. n. 81/2008

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Il decreto legislativo n. 81 del 2008 ha determinato una svolta nelle politiche sulla salute e sicurezza dei lavoratori. In particolare, l’articolo 30 ha riconosciuto il valore dei sistemi organizzativi e di gestione come strategici nell’opera di prevenzione all’interno delle aziende. Tuttavia, ancora oggi, sussistono alcune perplessità in merito all’applicazione di alcuni punti previsti dall’articolo 30 e dall’articolo 51 del D. lgs. 81/2008.

Pubblicato il  22 Settembre 2020 su Safety&Security Magazine

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Come rendere efficace un Sistema di Gestione? La Formazione come leva strategica

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“Il solo vantaggio competitivo che un’organizzazione ha rispetto alla concorrenza è la capacità di apprendere più velocemente degli altri.”

Peter Senge

Articolo apparso su Rivista Qualità – 03 2020

Riferendosi ai sistemi di gestione spesso ci si interroga sulla loro capacità di realizzare una reale efficienza della gestione aziendale, della produzione e dell’immagine nei confronti degli stakeholders.

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Vision Zero e la Norma ISO 45001: il cambiamento degli interlocutori. Oggi la sicurezza si spiega ai manager.

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Nel corso del congresso Mondiale della Sicurezza sul Lavoro, svoltosi a Singapore nel settembre del 2017, ISSA ha lanciato il programma Vision Zero, proponendolo come slogan del Congresso e rafforzando cosi le ragioni e la realizzabilità dell’obiettivo di un possibile mondo del lavoro senza incidenti e malattie professionali.

Perché la campagna Vision Zero e come si può concretamente realizzare? La risposta è articolata e si sviluppa attraverso alcuni passaggi.

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La sicurezza stradale, un diritto per tutti: lavoratori e utenti

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di Francesco Naviglio[1]

La guida è l’attività lavorativa più pericolosa: è questo un dato ormai assodato e ricorrente.

I lavoratori che utilizzano un mezzo di trasporto per la loro attività o per andare e tornare dal lavoro sono la quasi totalità; le aziende che sono consapevoli di ciò e adottano adeguate misure di prevenzione sono tuttavia una minoranza.

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Infortuni sul lavoro e morti bianche: numeri in crescita per lavoratori extracomunitari

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La grande mole di dati forniti dall’Inail con la Relazione annuale 2018 uno mi colpisce particolarmente, quello relativo agli infortuni sul lavoro dei lavoratori extracomunitari. 80.000 sono le denunce ricevute dall’Istituto relative a infortuni di lavoratori nati in paesi extra Unione Europea. L’incremento rispetto al 2017 è quasi dell’8% e nell’ultimo quadriennio si è verificato un aumento di oltre 10.000 unità!