Brescia, 30 luglio 2012
Lo scorso 25 luglio sono state approvate dalla Conferenza Stato-Regioni le linee guida sulla formazione attese da tempo.
Tra i diversi temi trattati una certa rilevanza ha ricoperto quello relativo alla formazione in modalità e-learning. Non si aspettavano e non ci sono state novità di rilievo salvo la precisazione che era nell’aria: per i corsi in cui la verifica finale sia prevista in presenza, questa può essere fatta tramite videoconferenza.
Per il resto nulla è cambiato e la sensazione è che la Conferenza tra le righe abbia voluto ribadire, con più forza, l’esigenza che i corsi in modalità e-learning debbano essere residenti su una piattaforma con tecnologia LMS e SCORM compatibile in modo da poter tenere evidenza delle statistiche e di tutte le interazioni, gli accessi, i test, etc. che vengono effettuati dai discenti durante il corso.
Inoltre, la evidenziazione che tramite videoconferenza sia possibile effettuare la verifica finale “in presenza”, sempre a condizione che anch’essa sia residente su una piattaforma tecnologica che permetta di tracciare tutte le fasi della verifica finale stessa, apre a mio giudizio alla possibilità che la modalità della videoconferenza possa risultare anche idonea ad erogare corsi di formazione a patto che rispetti tutte le condizioni tecnologiche e di tracciabilità previste dall’e-learning.
Una ulteriore sottolineatura che appare di particolare rilevanza è quella relativa all’esigenza di una presenza concreta, anche se non continua, del tutor che possa vantare gli stessi requisiti richiesti per i docenti in aula e della necessità che i contenuti dei corsi siano stati vagliati ed approvati da un Comitato Scientifico del soggetto formatore che propone i corsi in modalità e-learning.
La parte delle linee guida relative all’e-learning sono, a mio giudizio, importanti non tanto per i contenuti che, abbiamo visto, sottolineano aspetti già normati nell’accordo del 21 dicembre del 2011, ma il fatto che la Conferenza abbia voluto “ribadirle” mette in evidenza che probabilmente c’è la sensazione che alcuni corsi a distanza oggi presenti sul mercato dell’offerta formativa sulla sicurezza sul lavoro non possano e “non debbano” essere considerati validi, in quanto non corrispondenti per la loro gestione e per i loro contenuti a quanto previsto dall’Accordo Stato-Regioni.
In genere un evidente segnale di quanto detto sono i costi estremamente contenuti rispetto alle medie di mercato praticati da alcuni soggetti formatori, che non possono corrispondere a logiche di efficacia e qualità del prodotto offerto.
Altro elemento che rileva la scarsa qualità e controllo del processo formativo è la mera e semplice previsione, da parte di alcuni soggetti formatori, di inviare al discente una copia dell’attestato di
frequenza del corso fruito mediante tecnologia FAD direttamente al proprio indirizzo. Anche su questo punto le linee guida della Conferenza Stato-Regioni hanno indicato la necessità che l’attestato di fruizione del corso con superamento della verifica finale venga consegnato, oltre al discente, anche al datore di lavoro.
Appare evidente la necessità che su tale specifico aspetto della formazione alla sicurezza sul lavoro sia utile predisporre una serie di controlli da parte degli organismi di vigilanza che verifichino le modalità di erogazione che devono essere strettamente rispondenti a quelle previste dall’accordo Stato-Regioni.
A tale proposito, si ritiene utile disporre di una check-list che, sulla base di quanto previsto dagli Accordi del 21 dicembre 2011 e delle Linee Guida del 25 luglio, indichi una serie di items e di requisiti sulla base dei quali sia possibile riconoscere come corrispondente alla normativa corrente l’impianto generale della piattaforma, sia dal punto di vista tecnologico che contenutistico, e le modalità di erogazione dei corsi di formazione in modalità e-learning.
Con finalità esclusivamente didattiche e metodologiche nell’ambito, AiFOS ha individuato 14 requisiti che possono rappresentare una prima ipotesi di check-list tramite cui sottoporre a verifica i corsi di formazione in modalità e-learning attualmente offerti da aziende di formazione operanti sul mercato della formazione alla sicurezza sul lavoro.
In primis tale verifica è stata effettuata sulla piattaforma tecnologica che gestisce i corsi in modalità e-learning e sulla metodologia di progettazione ed erogazione dei corsi che offre il network formativo di AiFOS.
I risultati sono stati soddisfacenti e possiamo sostenere che le modalità di progettazione ed erogazione dei corsi in modalità e-learning, nonché le caratteristiche della piattaforma tecnologica su cui sono residenti i corsi stessi soddisfino pienamente quanto previsto dagli Accordi Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 e rimarcato dalle Linee Guida approvate lo scorso 25 luglio.